How unbelievable while drawing: one approaches and asks me
where are the hug. Every sort of things
comes to mind, from the biscuits of the Mulino bianco to the hypothetical
opening of a cafeteria dedicated to Perugina kisses, to coin the perfect
combination of kisses and hugs, since advertising now takes possession of
everything without modesty. Then the
idea finally comes ….this guy is looking for people to hug, somewhere I had
already felt this initiative.
It 's amazing not so much for the idea that strangers really
can hug (as they really did, they were 4 or 5, a few tens of meters away) but because
the fact of dating and hugging in the square Ferretto embodies the image of
this square that looks like a very wide platform, a perfect track worthy of
Harry Potter, the famous track nine and three quarters. A track where people
from all over the world stop or move, with the background of the receding porticos
like trains leaving, each arch a window.
Sitting on one of the Istrian stone cubes to watch the vital
rush of Alberto Viani's Nudo, in the middle of the comings and goings, the
microphones and the civil protection seems to be in the eye of the hurricane
illuminated by the iridescent water that flows . It is a quiet, peaceful,
privileged point of view, from which to review ancient figures of artists such
as Viani or Scarpa wandering around the square, with the sober elegance of the
other century, black and white figures as in the books of the past, a tie,
maybe the hat, serious. When a space is crowded that way you can retake your
journey and feel lucky. More than spiers and pinnacles and monuments but air
and space, in the apparently ungraceful proportions of the square, skilled
hands have scattered here and there that punctuation useful to give the sense
of a place.
Che stupore quando mentre disegno uno si avvicina e mi
chiede dove sono gli abbracci. Mi viene in mente di tutto, dai biscotti del
Mulino bianco all’apertura ipotetica di un locale dedicato ai baci Perugina,
per coniare il binomio perfetto di baci & abbracci, visto che ormai la
pubblicità si appropria di tutto e senza pudore. Poi si fa strada finalmente
l’idea che questo ragazzo cerchi persone da abbracciare, da qualche parte
l’avevo già sentita questa iniziativa.
E’ stupefacente non tanto per l’idea che poi per davvero
degli estranei si abbraccino (come poi davvero hanno fatto, erano in 4 o 5,
qualche decina di metri più in là) quanto perché il fatto di darsi appuntamento
e di abbracciarsi in piazza Ferretto dà corpo all’immagine di questa piazza che
sembra una piattaforma molto larga, un perfetto binario degno di Harry Potter,
il famoso binario nove e tre quarti. Un binario dove la gente di ogni parte del
mondo sosta o si muove, con lo sfondo dei portici sfuggenti come treni in
partenza, ogni arcata un finestrino.
Seduta su uno dei cubetti di pietra d’Istria a
guardare lo slancio vitale del Nudo di Alberto Viani, in mezzo al viavai, ai
tendoni, ai microfoni e alla protezione civile par di stare nell’occhio del
ciclone rischiarato dall’acqua cangiante che sgorga. E’ un punto di vista
tranquillo, pacato, privilegiato, dal quale rivedere figure antiche di
artisti come Viani o Scarpa aggirarsi per la piazza, con la sobria eleganza
dell’altro secolo, figure in bianco e nero come nei libri di un tempo, una
cravatta, forse il cappello, seri. Quando uno spazio si affolla così si può
riprendere il cammino e sentirsi fortunati. Altro che guglie e pinnacoli
e monumenti ma aria e spazio, nelle proporzioni apparentemente sgraziate della
piazza, abili mani hanno sparso
qua e là quella punteggiatura indispensabile a dare il senso di un luogo.
Comments
Post a Comment