Quanto sarebbe
piaciuto ai pittori ed architetti d’Ottocento avere a disposizione un drone per
disegnare le vedute a volo d’uccello.
Con un occhio
digitale oggi si potrebbe sorvolare questo lembo veneto friulano e scorgere le
linee tracciate sulla pianura con la precisione di un righello. La strada
napoleonica tra Codroipo, Palmanova e Gradisca, la mancata ferrovia che è
diventata la strada “ferrata” tra Portogruaro e Udine, la Pontebbana tra Mestre e
Tarvisio.
L’altra linea
che s apre un varco come in un infinito che sfuma nella bruma a fianco della
costa è l’idrovia Litoranea Veneta che fungeva da canale navigabile e collega
la laguna veneziana al golfo di Trieste.
Come nodini
sulla cima di un filo presidiano l’idrovia la Chiusa di Bevazzana ed il ponte girevole, a due
passi dalla foce del Tagliamento.
In una
domenica d’autunno ancora tiepido mi inerpico sulla balaustra fissa del ponte e
disegno la chiusa. Ricorda le architetture degli utopisti francesi come le
saline di Chaux, come si astraesse da quello che la circonda. Invece è stata
fatta costruire nel 1915 da Luigi
Cadorna “a scopi difensivi” si legge tra i suggerimenti inseriti negli
itinerari della grande guerra (evidentemente insufficienti a contenere
l’avanzata delle truppe austro-ungariche verso il Piave).
Poco più in là
è già stato costruito un bacino d’acqua sul fiume Tagliamento che accoglierà
una decina di case galleggianti.
Pare che una
piccola ma densa summa di ingegno idraulico si concentri qui. Altro che
tranquilla domenica dai ronzii oziosi sulle murette scaldate dal sole. Le api
operaie qui hanno sempre avuto il loro daffare.
So many stories about a river, hera are a plein air sketch from the weir o the canal very near to the river mouth and a conference about the project of a natural reserve...
Così tante storie possibili a proposito di un fiume, qui c'è un disegno plein air della chiusa molto vicino alla foce del fiume e una conferenza sul progetto di una riserva naturale
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